La nostra Associazione, costituita il 13 Luglio
dell'anno 2000 in Roma, ha come "padre spirituale" don
Giuseppe Dossetti. La sua figura morale ed intellettuale, oltre
che politica, è certamente riconosciuta fra le figure più
significative dell'Italia, dalla nascita della nostra Repubblica
fino ai nostri giorni. La sua scomparsa, avvenuta il 15 Dicembre
1996, ha lasciato un vuoto nel pensiero politico e giuridico-costituzionale
non facilmente colmabile. In quel momento storico, con l'ULIVO
al Governo del Paese, ma che dalla caduta del Governo Prodi non
riusciva a ritrovare chiarezza di prospettive, concretezza di
strategie e compattezza di comportamenti politici, ingenerando
incertezze e disillusioni, ci è sembrato opportuno rivisitare
i riferimenti della nostra cultura politica e ripartire da modelli
e testimoni credibili per rimotivare il nostro impegno sociale,
culturale e politico. Il pensiero di Dossetti, la sua vita, il
suo impegno tutto improntato ad uno stile che oggi, forse più
di ieri, dovrebbe fungere da modello per tutta intera la classe
politica e dirigente del nostro Paese. In realtà, più
che il riferimento all'uomo di studio, ci ha affascinati il suo
stile di persona rigorosa ed intransigente ma al tempo stesso
aperto alla problematica sociale concreta e quotidiana, in dialogo
costante e costruttivo con tutti. Abbiamo, cioè, voluto
prendere per noi anzitutto questa lezione vissuta di coerenza
e di democrazia; coerenza di credente, dalla intensa vita spirituale,
che avvertiva l'intrinseca contingenza e precarietà della
politica, vissuta sempre con la chiara consapevolezza della sua
transitorietà, anche nei momenti di maggiore impegno e
responsabilità; coerenza di democratico che non accettò
mai l'idea del professionismo politico, concependo la politica
come progetto e mai come pura mediazione, rifiutando bassi compromessi
e sterili tatticismi, difendendo la nostra Costituzione, fino
ad organizzarne comitati di difesa, negli ultimi anni della sua
vita. In questo senso riteniamo che Giuseppe Dossetti abbia rappresentato
la coscienza critica, severa ed intransigente, del credente di
fronte alle vicende del proprio tempo, evitando ogni forma di
conformismo sul piano civile e politico, ma anche su quello ecclesiale;
nello stesso tempo, ha combattuto quelle posizioni dualistiche
e manichee in nome di un vero spirito autocritico che ha esercitato
sia nei riguardi della nostra civiltà occidentale che della
cristianità italiana.
La nostra associazione, allora, “…si prefigge di
superare le vecchie barriere ideologiche, operando per una democrazia
compiuta e rinnovata, reale e partecipata, al fine di superare
le distanze tra il cittadino e le Istituzioni …(art. 1
dello Statuto); “…ha lo scopo di favorire la partecipazione
dei cittadini alla politica e contribuire alla loro formazione
politica…(art. 4); “…persegue il proprio obiettivo
mediante la realizzazione di pratiche di lavoro comune e momenti
di socializzazione, coesione e crescita culturale, una costante
presenza sul territorio…(art. 5).Abbiamo voluto dare all’associazione
anche il carattere Nazionale, con circoli che stanno nascendo
in varie Regioni d’Italia, non certo per manie di grandezza
ma per avere un riferimento spaziale di lettura ed un respiro
ampio, auspicando positivi confronti e collegamenti operativi
con i vari movimenti e le tante associazioni culturali sparse
lungo tutto il territorio nazionale che abbiano le stesse finalità
e modalità di percorso. E’ strutturata in forma
“leggera” negli organi direttivi e non ha scopi
di lucro. L'associazione ha già organizzato delle “giornate
dossettiane”, non tanto per approfondire la personalità,
gli studi e le esperienze di Dossetti, quanto per coniugare
riflessione rigorosa ed attualità; attualità considerata
non tanto come prodotto enfatizzato dei media, quanto come problematica
che la gente comune vive e sente sulla propria pelle. Vogliono
essere, cioè, occasioni per mettere in “rete”
ed in comunicazione conoscenze ed esperienze in uno stile di
dialogo e di ascolto reciproco; ma soprattutto vogliono essere
luoghi di “riflessione-in-azione” per affermare
la volontà ferma e decisa degli associati di contribuire
con i fatti alla ripresa dell’interesse per il bene comune
e della partecipazione attiva alla cosa pubblica, contro atteggiamenti
serpeggianti di disillusione o tendenze sempre più diffuse
di disaffezione e riflusso nel privato. Questi sono i “valori”
di riferimento, così come il logo dell’associazione
riporta, convinti che “l’unica possibilità
e la condizione pregiudiziale di una ricostruzione stanno proprio
in questo: che una buona volta le persone coscienti ed oneste
si persuadano che non è conforme al vantaggio proprio
restare assenti dalla vita politica e lasciare libero campo
alle rovinose esperienze dei disonesti e degli avventurieri”
(G. Dossetti, Marzo 1945)
Il Presidente vicario dell’Associazione
Sen. Mario Occhipinti |