Dipartimento - Ricerca scientifica
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Dipartimento Ricerca scientifica

Responsabile: Dr. Alberto Mantovani

ultimo aggiornamento: 25 Luglio 2003

La Commissione Europea, sotto l'impulso della Commissaria per l'ambiente Margot Wallstrom, ha lanciato la nuova strategia (2004-10) su salute ed ambiente, centrata sulla protezione dell'infanzia. I bambini sono la fascia maggiormente vulnerabile ai fattori di rischio ambientali, e sono la risorsa (oramai numericamente limitata e quindi tanto più da proteggere) per il futuro delle società Europee. Per quanto con contraddizioni e limiti, l'iniziativa è importante sotto vari aspetti: perché rilancia il ruolo cruciale della tutela ambientale nei confronti della salute, perché dà priorità alla ricerca e all'intervento orientati alla prevenzione, e soprattutto perché riconosce l'importanza della protezione delle fasce vulnerabili per una azione reale di sanità pubblica.

Per consultare il documento:
http://europa.eu.int/comm/environment/health/index_en.htm
 


Per realizzare la "società della conoscenza", è necessaria anche la disponibilità di strumenti pratici ed accessibili che offrano un'informazione tempestiva, completa e chiara sui programmi di finanziamento per la ricerca, europei ed italiani, nonché su altre fonti di incentivi per la ricerca e l'innovazione.
Gli strumenti informativi dovrebbero aiutare ad identificare, oltre ai temi e agli obiettivi dei programmi, anche altre informazioni utili, compresa la ricerca di possibili partner.
Pertanto, il Dipartimento di Ricerca dell'Associazione "G.Dossetti: I Valori" ritiene utile segnalare un'iniziativa in tal senso di Aster - Scienza Tecnologia Impresa, consorzio realizzato dalla Regione Emilia-Romagna, gli enti di ricerca e le Università
 

Per consultare il documento:

http://first.aster.it/


Commissione Europea e Ricerca

La Commissione Europea sta cercando di intensificare i propri sforzi di  persuasione morale verso gli Stati nazionali al fine di aumentare la consapevolezza dell'importanza della Ricerca in una società basata sulla Conoscenza, e della necessità di adottare misure conseguenti - nel contesto dell'obiettivo di raggiungere nel 2010 un rapporto 'spesa in R&D/PIL' del 3%. A questo fine, verrà presentata ufficialmente una Comunicazione
della Commissione, dal titolo "Investing in Research:
an action plan for Europe", che potete leggere su
http://europa.eu.int/comm/research/era/3pct/pdf/com2003_en.pdf
L'intero Action Plan e' spiegato su
http://europa.eu.int/comm/research/era/3pct/index_en.html

 

Iniziative nazionali sulla situazione della ricerca in Italia

(per segnalare altre iniziative)

 

Osservatorio della Ricerca

Petizione contro i tagli a università e enti di ricerca

Appello in difesa della Università e della ricerca pubblica

 

Martedì, 1 Aprile si terrà a Roma il convegno:

UN PASSATO DA SALVARE
(LA RICERCA DI BASE IN ITALIA NEL '900)
Sala Convegni CNR, piazzale A. Moro 7  -  1 aprile 2003

Partecipiamo in massa a questo appuntamento che è anche "politico".
Nell'attuale situazione tutta "italiana", in cui il destino della ricerca scientifica/umanistica e delle sue forme organizzative - nonchè della sua centralità nella società in termini di civiltà e prosperità economico-sociale - è quanto meno oggetto di dibattito, questo convegno rappresenta un importante appuntamento ed anche un forte elemento di ricerca/affermazione di identità della comunità scientifica nazionale.

per lo streaming in diretta del convegno usare: http://real1.rm.cnr.it:8081/ramgen/encoder/osservatorio.rm
 

Programma preliminare

Presiede: Rino Falcone
9.25 - 9.30  Lucio Bianco, Presidente CNR
- Saluto ai partecipanti
9.30 - 9.45  Giorgio Salvini*
- Le ragioni di questo convegno
9.45 - 10.30  Angelo Guerraggio*, Pietro Nastasi*
 - Risultati e protagonisti della ricerca matematica
10.30 - 11.00  Corrado Boehm*
- Risultati e protagonisti della ricerca informatica
- Intervento programmato: Settimo Termini*
11.00 - 11.45  Giorgio Forti*
 - Risultati e protagonisti della ricerca biologica
Intervento programmato: Marcello Buiatti
Intervento programmato: Francesco Lenci*
11.45 - 12.30  Sergio Carrà*
- Risultati e protagonisti della ricerca chimica
12.30 - 13.15 Tullio De Mauro*
- La ricerca nelle scienze umane e sociali

Intervallo pranzo

Presiede: Giulio Peruzzi
15.00 - 15.45 Renato Funiciello*
- Risultati e protagonisti della ricerca geologica e geofisica
Intervento programmato: Piero Manetti*
Intervento programmato: Franco Barberi*
15.45 - 16.15 Paolo Sylos Labini*
- Risultati e protagonisti della ricerca in economia
16.15 - 17.00  Carlo Bernardini*
- Risultati e protagonisti della ricerca fisica
Intervento programmato:  Giorgio Parisi*
17.00 - 17.30  Alberto Oliverio*
- Risultati e protagonisti nelle neuroscienze
17.30 - 18.00  Cristiano Castelfranchi*
- Risultati e protagonisti nelle scienze cognitive
18.00 - 18.30  Margherita Hack*
- Risultati e protagonisti in astrofisica
18.30 - 19.00  Enrico Bellone
- Considerazioni conclusive

Rino Falcone (Osservatorio sulla ricerca)


su Nature l'esasperazione e la protesta per la ricerca in Italia

 

30 January 2003

Nature 421, 465 (2003); doi:10.1038/421465b

 Italians riled by science reforms

 ALISON ABBOTT


[MUNICH] Top Italian researchers have lambasted the research ministry for what they call an unconstitutional effort to grab direct control of the CNR, the country's leading basic-research organization.

The scientists are angry that under a decree made public on 24 January, the research ministry would acquire the power to appoint key figures within the CNR, which would be restructured to focus on applications of research. The researchers also complain that they were not consulted. They have now been given two months to comment on the decree.

Research minister Letizia Moratti wants fresh focus for Italy's main basic-research agency.
Lucio Bianco, president of the CNR, says he will make sure that the legality of the decree is challenged in court if the government refuses to modify its contents. "Autonomy of scientific research institutes, universities and academies is guaranteed in the Italian constitution," he argues.

The plan would divide the CNR, which runs some 100 institutes, into discipline-related departments whose heads will be appointed by the ministry. Department heads would be responsible for allocating resources and nominating institute directors. The names of the departments, such as 'science and technologies of medicine', or 'science and technologies of advanced production systems', strongly emphasize the applications of research.

Education, university and research minister Letizia Moratti says that her proposed new structure will make the best use of available resources. But Carlo Bernardini, a high-energy physicist from the University of Rome, says it is ill-conceived. "No one argues against making research more productive, but you can't do this by putting in managers to steer basic research," he says. Bernardini is unhappy that the ministry used the consultancy firm Ernst and Young to develop the strategy, "but excluded scientists - even the presidents of basic research organizations".

"Scientists see this as an attack on the autonomy of research," says Rino Falcone, of the CNR Institute of Cognitive Sciences and Technology in Rome, who has organized protests against the decree.

The decree also rearranges some organizations, bringing the INFM, an agency for material sciences that was spun out from the CNR in 1994, back inside it, and transferring the CNR's astrophysics institutes to the Institute of Astronomy, formed by a merger of Italy's 12 observatories in 2000.

 

 


Da GIOVANNA GRIMALDI

Comitato Ricerca Pubblica E Università-Napoli

Cari amici, il 24 a Roma all'Aula Convegni del CNR si è tenuta la gremitissima assemblea, con varie  centinaia di ricercatori presenti, promossa da Osservatorio della Ricerca, Comitato Ricerca Pubblica e
Università-Napoli e Coordinamento dei comitati d'Istituto CNR-Firenze, per dire no ai tagli alle risorse finanziarie e ai decreti sugli enti pubblici di ricerca che il governo si appresta a varare (venerdì 31 un nuovo consiglio dei ministri).


Dell'assemblea e dei suoi contenuti c'è stato ampio riscontro sulla stampa nazionale di sabato e domenica come avrete potuto rilevare. Inoltre, Nature e Science, pubblicheranno articoli a riguardo in settimana.

La giornata, nata come auto-convocazione dei membri eletti dei Comitati d'Istituto del CNR per denunciare gli effetti disastrosi dei tagli introdotti dalla finanziaria sull'attività degli Istituti, ha visto, tra gli altri, gli interventi di  Bianco (Presidente CNR), Toigo (Presidente INFM), Dalla Torre (CRUI), Salvini (Accademia dei
Lincei), Bernardini (La Sapienza),  Pacini (INAF), Parisi (Accademia dei Lincei) e ha raccolto il sostegno di moltissime personalità di rilievo della comunità scientifica tra cui Amati, Bernardi, Blasi, Hack, Meldolesi.
Erano presenti e sono intervenuti anche, i massimi livelli della rappresentanza politica dell'opposizione (purtroppo solo), ovvero Fassino e Rutelli. E' intervenuto anche Tocci, membro della commissione cultura della camera e l'ANPRI (Ciarlini) e la CGIL (Broccati)-presenti CISL, UIL


Nel corso della giornata, sono stati illustrati ed evidenziati gli effetti disastrosi della riduzione di budget del CNR, derivanti dai tagli diffusi apportati dalla finanziaria 2003 alla ricerca scientifica-in particolare quella pubblica- sugli organi dell'ente stesso ed è stato istruito un dossier contenente le denunce riportate dai comitati d'Istituto CNR, competenti a tanto in virtù del loro ruolo istituzionale nella vita degli Istituti stessi. Su 340 membri contattati 310 hanno aderito alla giornata.


Particolare rilievo e forti accenti sono stati  riservati al rigetto della metodologia del processo di decision making (completa assenza di indagini e contatti conoscitivi delle realtà esistenti, bypassing delle indagini conoscitive avviate in sede parlamentare etc.), degli intenti (deriva del sistema di enti di ricerca pubblico verso attività di ricerca preponderatamente strumentali e al servizio di interessi di breve periodo -per lo più privato), dei contenuti (prospetto organizzattivo e di costituzione di catena di comando, controllo, valutazione lesivo della garanzia costituzionale di autonomia della ricerca e della sua organizzazione) e dei risultati
(distacco della caratterizzazione degli enti da un ruolo forte ed autonomo, in termini scientifici, nel flusso ricerca di base-applicazione-trasferimento, a favore degli ultimi- o l'ultimo ?). Le testimonianze a tale proposito sono state  dei presidenti Bianco (CNR) e Toigo (INFM), convocati dal ministro il giovedì precedente, da Pacini (INAF). Nonchè da personalità particolarmente "robuste" della comunità scientifica - Salvini (Accademia dei Lincei), Bernardini (La Sapienza), Parisi (Accademia dei Lincei)  -.

 

Questi ultimi hanno drammaticamente testimoniato inoltre anche una propria riluttanza e forte disagio, nonchè grave preoccupazione, di tipo "antropologico" ai risultati derivanti dai  processi in atto
(riforma enti, attacchi di vario tipo a università, cultura, formazione e centri di formazione del pensiero critico).

Nel pomeriggio, assemblea dei membri eletti dei comitati d'istituto del CNR che ha portato alla costituzione di un coordinamento nazionale degli stessi con un organismo di rappresentanza provvisorio (15 persone per un mese, votato in assemblea) da sostituire con una rappresentanza definitiva. Scopo: costituire ulteriore elemento di presenza, elaborazione e pressione nella situazione di emergenza attuale e ventura, con crismi anche se "surrogati" di rappresentatività dei ricercatori dell'ente.


In sommario, un successo (parziale e limitato ovviamente).


Accludo report di Rino dell'Osservatorio della ricerca, sulla giornata contenuti e risultati. Questo è anche più esteso sul ruolo e sulle conclusioni pratico-organizzative-attuative del suddetto coordinamento dei CdI. Quest'ultimo ha infatti anche un ruolo critico nel prossimo periodo, rappresentando l' elemento di  collegamento rilevante con il "territorio" costituto dagli Istituti (in termini di uomini e donne che raccolgono) stessi. Da rilevare l'impegno, riportato da Rino, preso dall'assemblea dei CdI di "....sospendere la loro attivita' istituzionale -in segno di protesta- e si concentrano sull'analisi del decreto che li riguarda."

a presto e vi teniamo informati sugli sviluppi.

ciao a tutti - grazie del vostro impegno, ascolto, sostegno, partecipazione

(è meglio "esserci" o non "esserci" ?)


GIOVANNA GRIMALDI

COMITATO RICERCA PUBBLICA E UNIVERSITÀ-NAPOLI


Notizie, documenti e affini (anche il "nuovo decreto") sul sito

(http://www.osservatorio-ricerca.it)


NOTE ADDED IN PROOF: la stampa di ieri riporta una notizia che lteriormente preoccupa riguardo la "perdita di democrazia" che definitivamente caratterizza le metodologie di lavoro del governo e gli obiettivi perseguiti ed in particolare del Ministro MIUR.

L'estremo disagio , insoddisfazione, frustazione,   si espande dal mondo della ricerca scientifica pubblica e universitaria, nonchè della scuola, ad altri elementi del sistema pubblico che afferiscono al mondo della cultura e della formazione. Le Accademie e i Conservatori denunciano infatti una forte opposizione ad un decreto di riforma che pende su queste istituzioni del tutto analogo apparentemente a quello degli enti di ricerca. più notizie in itinere.


- inoltre, anche sul sito de l'ulivo report e commenti alla giornata del 24 e le posizioni espresse da Fassino, Rutelli e rappresentanze politico sindacali dell'ulivo nella assemblea di Roma.

http://www.ulivo.it/universita_ricerca
 


da RINO FALCONE

Cari tutti, 

la giornata del 24 e' stata un importante successo, non solo per la affollatissima partecipazione (oltre 800 presenze), il grande fermento di idee e contributi, l'attenzione della politica (erano presenti una decina di parlamentari - anche se purtroppo solo dell'opposizione ma ai massimi livelli: Fassino e Rutelli tra gli
altri) e dei media (piu' di una decina di giornalisti).


Ha funzionato anche caratterizzare l'assemblea con un gesto simbolico di richiamo (il minuto di silenzio: decidere il silenzio per denunciare il silenzio imposto dal governo alla comunita' scientifica nelle decisioni che la riguardano!) Straordinario e' stato anche il fatto che la Moratti subiva nel contempo uno smacco in consiglio dei ministri, non riuscendo a far passare in prima lettura i decreti (ma solo descrivendone i
contenuti ai suoi colleghi).


A fronte di questi elementi certamente molto positivi, non ci si puo' illudere piu' che tanto che la prospettiva finale sia avviata verso esiti molto differenti da quelli finora temuti. Per questo sara' necessario continuare a tenere alta la mobilitazione e ad incalzare con iniziative specifiche le forze della maggioranza.

Nel pomeriggio del 24 e' stato approvato dall'assemblea l'idea di promuovere un coordinamento dei Comitati di istituto del CNR. Un coordinamento di questo genere potrebbe -in connessione con i comitati che hanno organizzato l'iniziativa del 24, che portano in questo movimento la voce dell'intera comunita' scientifica e non
solo di quella CNR- fare da interdizione e promuovere iniziative significative.

Si e' da subito deciso che i comitati di istituto di tutti gli istituti del CNR vanno a sospendere la loro attivita' istituzionale -in segno di protesta- e si concentrano sull'analisi del decreto che li riguarda. Si e' poi passati alla votazione di un coordinamento provvisorio: si e' chiesto nell'assemblea chi fosse disponibile ad entrare in questo organismo. Si sono candidate 15 persone:


Donato Attanasio (ISM) Attanasio.Donato@ism.cnr.it,

Paola Bertolazzi (IASI) bertola@iasi.rm.cnr.it,

Chiara Cavallaro (sede centrale),

Giuliano Colombetti (IBF) giuliano.colombetti@ib.pi.cnr.it,,

Antonio Ferrara (ISSIRFA),

Luigina Feretti (IRA) lferetti@ira.cnr.it,

Vito Fernicola (IMGC) v.fernicola@imgc.cnr.it,

Enrico Gavuzzo (IC) enrico.gavuzzo@ic.cnr.it,,

Antonio Malani (ISA),

Ciro Nappi (ICIB) c.nappi@cib.na.cnr.it,,

Roberto Natalini (IAC) r.natalini@iac.cnr.it,

Stefano Orsini (IFSI) orsini@ifsi.rm.cnr.it,

Roberto Palaia (ILIESI) palaia@liecnr.let.uniroma1.it,

Gian Paolo Pazzi (IFAC) g.pazzi@ifac.cnr.it,

Antonio Trincone (ICB) atrincone@icmib.na.cnr.it.

Questo organismo di emergenza oltre ad impegnarsi per attivare iniziative in questo periodo "caldo", dovra' anche studiare le procedure per arrivare all'elezione di quello definitivo (il tutto entro un mese).
Le ipotesi che si sono fatte in assemblea sono di elezione da parte di ciascun CdI di un membro che poi finira' in un'assemblea generale dei CdI.

Questa assemblea eleggera' l'organismo di coordinamento (il numero dei membri dipendera' dalle esigenze che verranno individuate: aree tematiche (ed extra: la multidisciplinarieta'!), equilibri territoriali, altro).

Troverete presto i materiali della giornata, il "nuovo" decreto CNR ed altro sul sito dell'Osservatorio sulla ricerca (http://scienzaviva.wnet.it/osservatorioricerca/).


Grazie a tutti per l'impegno.

A presto,

Rino Falcone


Giovanna Grimaldi 

 cari amici/colleghi

il 2003 si è concluso con l'approvazione della più scandalosa legge finanziaria per quanto attiene la ricerca scientifica, la formazione universitaria e l'alta formazione. Quanto è avvenuto è sotto gli occhi di tutti. I tagli sono di tale entità e si innestano su di un tale scenario pregresso da lasciare senza possibilità di ripresa questo che, a detta anche di TUTTE le forze politiche, è IL SETTORE STRATEGICO su cui puntare per invertire il declino del paese. Inoltre, a testimonianza della assoluta indisponibilità all' ascolto e del disegno ormai chiaro di sottrarre sempre più autonomia ed indipendenza alla comunità scientifica - anche e sopratutto della allocazione, gestione e controllo delle già scarsissime risorse destinate al settore - l'unico fondo di una qualche consistenza finanziaria che provveda cashflow per finanziare attività di ricerca è stato istituito presso il Ministero dell'Economia (non si fidano più neanche del Ministro MIUR) e di fatto a disposizione del Presidente del Consiglio. Il tutto nello scenario definito dagli articoli che prevedono contestualmente la soppressione o trasformazione di enti pubblici in SpA o fondazioni private.

Per denunciare la gravità della situazione e fornire ulteriore e definitiva testimonianza della assoluta insostenibilità di tali scelte, il 24 GENNAIO a ROMA si riunisce la comunità scientifica nazionale e in particolare del Consiglio Nazionale delle Ricerche, già duramente provata da un triennio di tagli consistenti, per denunciare le conseguenze gravissime derivanti dalle previsioni 2003.

Ulteriori attacchi ai già esigui margini di autonomia , indipendenza e, diciamolo forte, libertà di ricerca-che costituiscono l'unica garanzia di una comunità scientifica seria, competente e sopratutto utile- riemergono infine con la proposizione rivisitata del già visto (e sonoramente bocciato) decreto di riordino degli Enti di Ricerca (Sole 24 Ore, 16 Gennaio 2003). Che si
accompagna alla recente (e analoga) ventilata riforma del rapporto di lavoro universitario.

Per questo fate ogni sforzo per portare la vostra testimonianza e dare il vostro contributo partecipando all'incontro presso il

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

ROMA 24 GENNAIO 2003 ORE 10.00

AULA CONVEGNI   PIAZZALE ALDO MORO 7 

Il documento/appello relativo all'iniziativa è disponibile sui siti

http://scienzaviva.wnet.it/osservatorioricerca/ e http://www.lescienze.it.

Tutta la comunità scientifica è sollecitata a partecipare, CNR, università, enti pubblici di ricerca, fondazioni, istituti privati e di impresa. I ricercatori e tutto il personale CNR sono mobilitati.

Sono allertate e invitate le parti politiche e sociali, studenti, cittadini, associazioni della società civile.

Promotori Osservatorio della Ricerca, Coordinamento degli eletti nei Comitati d'Istituto CNR-FirenzeComitato Ricerca Pubblica e Università-Napoli


Rino Falcone

Cari aderenti e partecipanti all'Assemblea Generale della Ricerca del 10 settembre 2002,

l'Osservatorio sulla ricerca assieme, ad altri due comitati per la ricerca di Napoli e di Firenze, sta organizzando una giornata che nasce come convocazione dei Comitati di Istituto del CNR.
L'idea era di portare in quella sede l'evidenza delle difficoltà che un taglio di finanziamento del 50% circa sugli Istituti del CNR (la sua rete scientifica) produrra' sulle ricerche e attivita'.
Si realizzera' a questo scopo un documento di sintesi e lo si distribuira' nell'occasione.

Seguendo lo spirito con cui l'Osservatorio ha organizzato la giornata del 10 settembre del 2002, l'iniziativa prevedeva ancora una volta il coinvolgimento dall'intera comunita' scientifica del Paese.
Per ulteriori informazioni trovate il documento/appello dell'iniziativa al sito di Le Scienze (www.lescienze.it).

Come probabilmente sapete pero' e' di queste ore la notizia che il Ministro Moratti si avvia ad introdurre un nuovo (?) decreto di riforma del CNR e di molti altri EPR. Le indiscrezioni che
cominiciano a circolare parlano di un progetto del tutto analogo a quello contro cui la comunita' scientifica (non solo del CNR) si era gia' mobilitata lo scorso 10 settembre su iniziativa dell'Osservatorio sulla ricerca. Le ragioni di quella contrarietà, che conoscete bene, sono nella impossibilità di organizzare una comunità scientifica in un modo gerarchico e del tutto prestrutturato. Con la fedelta' politica che sostituisce il merito nella scelta della direzione e indirizzo.

E' evidente che in questo nuovo contesto -nel caso fossero confermate le indiscrezioni- la giornata del 24 assumerebbe una valenza più generale.

In questa nuova chiave chiediamo la massima mobilitazione a difesa di principi fondamentali della ricerca pubblica e invitiamo tutti a partecipare all'iniziativa del

24 gennaio a Roma

Sede centrale del CNR, Piazzale Aldo Moro, 7 - Aula Convegni, ore 10).

A presto, Rino Falcone (a nome dei comitati organizzatori)  

 

 


12 dicembre 2002: giornata di mobilitazione per la ricerca pubblica e l'università con presidio al Senato dalle 11.00 alle 17.00.

 
L'iniziativa è promossa da comitati ed associazioni che condividono l'impegno nella difesa dei principi costituzionali del diritto allo studio, del diritto alla libertà di insegnamento e ricerca, del diritto al lavoro. L'iniziativa si articolerà in un presidio davanti al senato e manifestazioni locali (assemblee, discussioni locali, redazione documenti, comunicati stampa, mail a parlamentari).

Il tema è l'opposizione alle misure della finanziaria 2003, in questi giorni al voto in Senato, che, con i tagli previsti alle università ed enti pubblici di ricerca e la riconferma del blocco delle assunzioni, provocano la paralisi e tendono a minare il ruolo e l'esistenza di queste istituzioni. Si auspica la più ampia adesione e sostegno, da parte di rappresentanze del mondo dell'università e della ricerca, politico, sindacale, della società civile che condividano le motivazioni e gli obiettivi dell'iniziativa.

I singoli parlamentari sono invitati a votare tutti gli emendamenti che salvaguardino i sopraddetti diritti e garantiscano primariamente:

- natura e ruolo pubblico della formazione universitaria, della alta formazione e della ricerca scientifica e umanistica nell'interesse generale del paese;

-  incremento dei fondi per il diritto allo studio;

- incremento dei fondi per la ricerca scientifica con massima priorità alla ricerca rivolta all'aumento della conoscenza;

- l'abrogazione dell'estensione a università, enti e istituzioni di ricerca dei provvedimenti che prevedono la privatizzazione o soppressione di enti pubblici;

-  l'abrogazione dei tagli ai fondi ordinari delle università e degli enti di ricerca;

-  l'abrogazione del blocco delle assunzioni in enti pubblici di ricerca e università.

Per un ruolo avanzato del paese e dei cittadini nella società della conoscenza, per non uscire di fatto dalla Unione Europea, per non interrompere un percorso di civiltà che ci appartiene.

 

Promotori:

Comitato contro la privatizzazione dell'Università e degli Enti di Ricerca

Comitato di Ingegneria per l'Università Pubblica

Comitato "Ricerca Pubblica e Università"-Napoli

Associazione culturale nazionale "G. Dossetti-I Valori"

Coordinamento per l'appello per l'Informatica Umanistica,

Promotori dell'appello della comunità scientifica per la salvaguardia e il rilancio della Statistica Pubblica

Comitato Università:Cambiare Rotta

Associazione Nazionale Docenti Universitari (ANDU)-Roma1,

Coordinamento precari ENEA,

Precari ISTAT

Associazione Studenti UDU

Associazione Docenti Universitari (ADU)

Coordinamento Collettivi universitari

Comitato Università nella Città (Roma)

Associazione per la Scuola della Repubblica

 

Hanno già aderito e sostengono l'iniziativa:

SNUR-CGIL, RdB-Universita', UIL-PAUR, SinCobas, Confederazione COBAS, Rifondazione comunista, Democratici di Sinistra, ANDU-Roma1, Verdi, Comunisti Italiani, Margherita, Giovani Comunisti, Sinistra Giovanile, Socialismo2000, Legambiente, Associazione APRILE, Comitati Universitari dell'Ulivo, ATTAC-Roma

From: Comitato universita' ricerca <comitatounirice@katamail.com>


15 dicembre 2002

Importante:

Il GIORNO 18-12 alle ore 17, all' ANTISALA  Dei Baroni,

il Comitato Ricerca e Università incontra Ricercatori Docenti e Cittadini per illustrare il contenuto dell'audizione alla commissione cultura del senato di ieri  e, soprattutto, per preparare ulteriori iniziative di pressione e per iniziare il lavoro di riflessione sull' università e gli enti di ricerca in vista di successivi interventi.

Sarà presente un giornalista di Scienze, rivista che intende dedicare spazio agli attuali problemi di Università e Ricerca in Italia , e Guido Trombetti, Rettore della Federico II, invitato da noi , ma impegnato in una riunione di Senato Accademico cercherà di mandare un suo scritto sulla lotta dei Rettori e sulla situazione dell' Università. 

Vi informiamo che, in questo momento le adesioni sono circa 1400. Riportiamo un breve comunicato sull' audizione  al senato, seguito dal comunicato che tutti i gruppi nazionali che hanno partecipato a Roma hanno mandato all' Ansa, e in attachment  un ordine del giorno approvato della commissione cultura stessa .

Saluti cari, Comitato Ricerca e Università . 

Resoconto audizione al Senato

L'appello lanciato dal Comitato Ricerca Pubblica e Università ha raccolto poco meno di 1500 adesioni in poche settimane.

Questo appello e' stato portato ieri, 12 Dicembre 2002, presso la Commissione Cultura del Senato, ove si e' svolta su questi temi una Audizione Ufficiale, come richiesto dal comitato ed altre organizzazioni della stessa natura (rappresentanti di Universita', Cnr, Enea, ISS, ISTAT, etc..).

In breve, abbiamo esposto ai senatori di maggioranza ed opposizione le preoccupazioni e le richieste elencate nel appello in merito alla Finanziaria 2003 e le ipotesi di riordino degli Enti. Tutti i senatori presenti ed il presidente di maggioranza della Commissione Cultura, Sen. Asciutti, hanno dichiarato in questa sede ufficiale di condividere le nostre posizioni. Ci hanno quindi consegnato il Rapporto della Commissione per il Governo con le richieste di modifica della Finanziaria in merito a Ricerca e Universita'.

Sorprende il contrasto tra la posizione ufficiale della Commissione e quella del Governo.

L'impressione e' che, sebbene il Rapporto ricalchi le nostre richieste, il peso della Commissione sulla politica del Governo non e' affatto scontato.

Probabilmente non e' in Commissione Cultura, ne' in Parlamento, che si prendono le relative decisioni.


RAPPORTO DELLA VII COMMISSIONE PERMANENTE (ISTRUZI0NE PUBBLICA, BENI CULTURALI, RICERCA SCIENTIFICA,  SPETTACOLO E SPORT) 

sullo stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'Universita'  e della ricerca (1827 e 1827-bis - Tabelle 7 e 7-bis) e sulle parti  corrispondenti del disegno del disegno di legge n.1826

(ESTENSORE DELOGU)

La Commissione, esaminati lo stato di previsione della spesa del Ministero  della pubblica istruzione per l'anno finanziario 2003, nonche' le parti  connesse del disegno di legge finanziaria,

valutato che la manovra finanziaria del Governo che si presenta,  da un lato, ispirata a criteri intesi ad assicurare stabilita', crescita ed  equita' nell'azione amministrativa e, dall'altro, volta al perseguimento di  obiettivi concordati in sede europea,

considerato che gli interventi di razionalizzazione delle spese per il comparto scolastico e di riorganizzazione del personale si inseriscono in  tale ottica, in una logica di buona amministrazione;    considerato altresi' che il CIPE ha approvato le Linee guida per  gli investimenti attinenti alla ricerca scientifica e tecnologica, ampiamente discusse in questa sede, e che occorrono quindi risorse con esse coerenti;


preso atto che nel dibattito sono emerse, da un lato, preoccupazioni diffuse per la contrazione e, comunque, il non incremento delle risorse disponibili e, dall'altro, valutazioni di consenso nei confronti di alcune norme qualificanti quali:


1. l'esenzione dall'imposta regionale sulle attivita' produttive (IRAP) delle somme corrisposte per borse di studio dall'univesita', di cui all'articolo 5, comma 1;


2. le disposizioni in materia di innovazione tecnologicva di cui all'articolo 15, commi da 1 a 3;

3. il mantenimento degli organici degli insegnati di sostegno, di cui all'articolo 23, comma 7;

4. la destinazione integrale delle economie di spesa alla valorizzazione professionale del personale docente, di cui al medesimo articolo 23, comma 8;


esprime parere favorevole con le seguenti osservazioni, relativo al disegno di legge finanziaria:
1. in considerazione del ruolo strategico svolto dall'universita' e dalla ricerca ai fini dello sviluppo del paese, chiede un forte impegno del governo volto a recuperare i fondi indispensabili per un ordinato svolgimento dell'attivita' nelle universita' e negli enti di ricerca, anche al fine di rendere il Paese competitivo a livello internazionale. In particolare, per quanto riguarda la ricerca, chiede al Governo di reperire le risorse previste nel documento "Linee Guida per la politica della ricerca scientifica e tecnologica" approvato il 19 aprile scorso [2002] dal CIPE; per quanto riguarda l'universita', occorre predisporre un'integrazione in aumento del Fondo per il finanziamento ordinario che consenta agli atenei una gestione corretta ed efficiente nell'interesse degli studenti;

2. invita il Governo a considerare l'opportunita' di escludere le universita' e gli enti di ricerca dal blocco delle assunzioni, quanto meno con riferimento ai contratti a tempo determinato;

3. sollecita una norma di chiarimento in ordine alla proroga delle idoneita' dei concorsi per la docenza universitaria, in analogia a quanto disposto per le graduatorie dei pubblici concorsi;
4. raccomanda al Governo di valutare l'opportunita' che gli oneri derivanti dai rinnovi contrattuali del personale delle universita' e dagli aggiornamenti stipendiali della docenza universitaria non abbiano a gravare sui bilanci degli atenei;

5. sottolinea l'importanza di risolvere i problemi legati all'edilizia scolastica.

Sen. Mariano Delogu


alcune agenzie di stampa sulla manifestazione del 12 dicembre 2002

RICERCA. ASSOCIAZIONE DOSSETTI: TUTELIAMOLA PER BENE CITTADINI =

(DIRE) - ROMA-

La tutela dei cittadini passa per la tutela della ricerca. Per l'Associazione "Giuseppe Dossetti- i Valori" (di cui e' presidente l'ex senatore Mario Occhipinti e portavoce l'ex senatrice Ombretta Fumagalli Carulli, promotrice del sit-in degli scienziati di oggi davanti a palazzo madama) la salvezza della ricerca pubblica italiana deve diventare un tema di importanza nazionale. Infatti, spiega l'Associazione, indirizzare lo sviluppo della ricerca e della cultura scientifica significa rafforzare la qualita' della vita; lo sviluppo economico; una societa' aperta. Cioe' tutto quello che comporta una "democrazia matura", spiega l'associazione: "in un dibattito politico e sociale troppo spesso becero, volubile, chiassoso e disinformato, la cultura scientifica porta un salutare correttivo".

Quello che "speriamo- spiega Alberto Mantovano dell'Associazione- e' riuscire a trovare qualcuno di buon senso nel centrodestra con cui interloquire". Mantovano si affretta ad aggiunge, visti gli sguardi dubbiosi degli altri manifestanti dopo la sua affermazione: "in fondo e' natale...".

 (VAL/ DIRE)

13:39 12-12-02

 

RICERCA. SENATO, SCIENZIATI RICEVUTI DA COMMISSIONE CULTURA =

 (DIRE)- ROMA-

UNA DELEGAZIONE FORMATA DAI RAPPRESENTANTI DI TUTTE LE ORGANIZZAZIONI CHE OGGI HANNO ORGANIZZATO UN PRESIDIO DAVANTI AL SENATO IN TUTELA DELLA RICERCA PUBBLICA IN ITALIA, E'

POTUTA ENTRARE A PALAZZO MADAMA. DA CIRCA VENTI MINUTI I DELEGATI SONO ASCOLTATI DAL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE CULTURA, IL SENATORE DI FORZA ITALIA FRANCO ASCIUTTI.

 (VAL/ DIRE)

13:44 12-12-02

 

RICERCA. LEGAMBIENTE A SIT-IN ACCUSA: ITALIA LONTANA DALL'EUROPA=

(DIRE)- ROMA-

"L'AMBIENTE HA BISOGNO DELLA SCIENZA, MA NEL NOSTRO PAESE LA RICERCA E' UNA RICERCA A META': RISPETTO AI PARTNER EUROPEI INVESTIAMO SOLO LA META' DEI FONDI E IMPIEGHIAMO LA META' DEGLI STUDIOSI". COSI' LEGAMBIENTE, PER BOCCA DI LUCIA FAZZO DEL SETTORE SCIENTIFICO, COMMENTA LA PARTECIPAZIONE DI QUESTA MATTINA (UNICA ASSOCIAZIONE AMBIENTALISTA) AL SIT-IN DEGLI SCIENZIATI DAVANTI AL SENATO. "PER NOI- SPIEGA- LA RICERCA E' ESSENZIALE. NON POSSIAMO FARE A MENO DI UNA RICERCA PUBBLICA, DI UNA RICERCA AUTONOMA".

L'ASSOCIAZIONE DA' I NUMERI DEL GAP: LA FINANZIARIA 2003 RIDUCE RISPETTO A QUELLA DEL 2002, I FINANZIAMENTI AL MIUR DI BEN 208 MILIONI DI EURO (MENO 2,5 PER CENTO). "QUESTE CIFRE, IN NETTO CONTRASTO CON LE AFFERMAZIONI DEL MINISTRO MORATTI- DICE LEGAMBIENTE- FISSANO LA SPESA PUBBLICA PER LA RICERCA AD UN MISERO 0,6 PER CENTO DEL PIL, CONTRO L'1,2 PER CENTO DELLA MEDIA

EUROPEA (ESATTAMENTE IL DOPPIO) E CI PIAZZIAMO AL 14^ POSTO FRA I 18 PAESI MAGGIORMENTE INDUSTRIALIZZATI".

PER IL FUTURO NON C'E' NULLA DI BUONO: "LA FINANZIARIA HA RIDOTTO IL FONDO DELLA RICERCA APPLICATA PER L'ANNO 2003 DI 5.823.000 EURO". AL TAGLIO DEI FONDI, E' L'ULTERIORE ACCUSA DI LEGAMBIENTE, SI AFFIANCA IL BLOCCO DELLE ASSUNZIONI: IL SOLO CNRF FRANCESE HA CIRCA 20.000 RICERCATORI, CONTRO GLI 8.000 DEL CNR ITALIANO. IN ITALIA OGGI ANNO IL NUMERO DI DOTTORI DI RICERCA E' MENO DELLA META' DELLA MEDIA EUROPEA (4.500 CONTRO 10.000) E I RICERCATORI ITALIANI RAPPRESENTANO APPENA IL 3,3 PER MILLE DELLA FORZA LAVORO NAZIONALE, CONTRO IL 5,7 PER MILLE DELL'EUROPA .

(VAL/ DIRE)

13:41 12-12-02


COMUNICATO STAMPA

I Rettori delle Università italiane, riuniti oggi in seduta straordinaria per valutare gli esiti della Finanziaria, hanno deciso di continuare a svolgere responsabilmente le loro funzioni, anche in risposta all'invito rivolto dal Ministro Moratti al Presidente della Conferenza. L'Assemblea ha preso atto, infatti, dell'attenzione che Governo e Parlamento hanno rivolto all'Università e alla Ricerca, anche se il segnale positivo relativo al Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) non risolve la situazione di grave emergenza finanziaria delle Università, causata in larga misura dal trasferimento automatico sui bilanci degli incrementi stipendiali del personale. L'assemblea segnala inoltre con rammarico la diminuzione di 100 milioni di euro per l'edilizia nel 2003 e l'introduzione di norme lesive dell'autonomia universitaria. I Rettori prendono atto che il Governo, accogliendo un Ordine del Giorno presentato in Senato, si è formalmente impegnato a rivedere il vigente meccanismo e apprezzano positivamente l'impegno del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e Ricerca, Letizia Moratti, a richiedere l'istituzione presso la Presidenza del Consiglio di un tavolo per la definitiva soluzione del problema, al quale parteciperà la CRUI. La Conferenza dei Rettori, nel confermare la propria disponibilità a collaborare con il Governo per raggiungere tale obiettivo, seguirà con estrema attenzione l'evoluzione del processo di revisione affinché possa concludersi nei prossimi mesi con effetto a decorrenza immediata e, comunque, prima che siano definiti nuovi aumenti stipendiali che le Università non sarebbero altrimenti in grado di sostenere.Le Università italiane, forti della sensibilità mostrata dall'opinione pubblica ai temi dell'Università e della Ricerca,ribadiscono l'impegno a realizzare con forza ogni iniziativa che contribuisca ad aumentare la qualità dell'offerta formativa e della ricerca e proseguono nel processo di rigorosa valutazione del proprio operato. Contestualmente chiedono che lo Stato investa con adeguata programmazione pluriennale nell'Università e nella Ricerca le risorse adeguate per rendere il sistema universitario italiano strategico e competitivo a livello internazionale.

Roma, 8 gennaio 2003