COMUNICATO STAMPA - CONVEGNO PAN
09 NOVEMBRE 2007scrizioni

 

(ANSA) - ROMA, 9 NOV - Che cosa hanno in comune gli alimenti che assume un bimbo e i functional foods, cioe' quei prodotti a contenuto ''salutistico'' che ci aiutano ad abbattere il colesterolo, ricchi di antiossidanti o che modulano la flora microbica intestinale? Il rischio di superare la DGA (Dose Giornaliera Ammissibile) di additivi, conservanti, coloranti, vitamine e minerali. A lanciare l'allarme un gruppo di esperti in Prevenzione Alimentazione Nutrizione riuniti a Roma dall'Associazione culturale ''Giuseppe Dossetti: i Valori''. ''Il rischio che una sostanza produca effetti negativi sull'organismo - afferma Catherine Leclercq, ricercatrice dell'Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione - dipende dalla quantita' ingerita e gli alimenti contengono sempre agenti potenzialmente tossici, tra cui coloranti, aromi e conservanti''. Il pericolo esposizione colpisce le fasce piu' deboli tra cui i bambini. ''Le sostanze chimiche - sottolinea Leclercq - possono interferire sui processi di crescita e dunque avere conseguenze piu' serie nella prima infanzia''. Non solo: il consumo di alimenti e bevande va riferito al peso corporeo e il superamento dei valori di soglia e maggiore nel bambino rispetto all'adulto. Molti gli allarmi registrati negli ultimi anni. ''C'e' stato quello legato al benzene, presente nelle bibite analcoliche che usano il benzoato come conservante - ricorda Leclercq - poi per l'aspartane nei cibi light ritenuto cancerogeno e il caso dei coloranti messi in relazione con l'iperattivita' dei bimbi''. Possibili rischi anche dai ''functional foods'' tra cui oli vegetali ricchi di vitamina E, zuccheri per panetteria prodotti da microganismi, margarine spalmabili contenenti fitosteroli per abbassare il livello di colesterolo. ''Questi ultimi - dichiara Alberto Mantovani, tossicologo all'Istituto Superiore di Sanita' - possono ridurre i livelli di vitamina A, cautela dunque per donne in gravidanza e bambini''. Attenzione poi all'acido folico: la DGA puo' creare problemi nella terza eta', mentre il cromo trivalente, presente in molti integratori americani puo' alterare il metabolismo. ''Inoltre - dice Mantovani - di molti functional foods non sono noti gli effetti se assunti in dose massicca o in soggetti vulnerabili''. In ogni caso, ricordano gli esperti, privilegiare gli alimenti freschi, variare la scelta di quelli conservati, adottare una dieta varia e contenere il consumo di dolci industriali, insaccati e bevande analcoliche riduce i rischi di esposizione a sostanze nocive. (ANSA).